A cura di Adolfo Fattori
Testi di: Marianna Carbone; Simona Castellano; Enrico Ciccarelli; Francesca Conte; Mirella de Falco; A. Maria De Mascellis; Adolfo Fattori; Lorenzo Fattori; Susy Luongo; Valerio Pellegrini; Mario Tirino; Leonardo Cantone
Editor: Margherita Macrì
Progetto Grafico: Marco Spinelli
ISBN: 9788894477764
VERSIONE EBOOK (PDF)
€7.00
Nella galassia della neoserialità, fra le serie tv “di pregio” Il trono di spade, con le sue otto stagioni e il prequel attualmente in corso, è stato forse lo show che più si è rivelato come fenomeno di costume, segnando indelebilmente l’immaginario contemporaneo, fuoriuscendo dallo schermo televisivo ed invadendo con prepotenza il reale.
Questo volume è il frutto di un seminario propostoci dalle studentesse e dagli studenti dell’Udu Scienze sociali dell’Università Federico II di Napoli nell’autunno 2020.
I contributi che ospita provano a mappare e dar conto del cosmo creato dal Trono di Spade e delle dinamiche innescate fra il mondo dentro lo schermo, quello dei romanzi di partenza, gli universi narrativi più o meno adiacenti ad esso, le pratiche attivate dal pubblico.
FEDERICO CAMPBELL (Tijuana 1941- Città del Messico 2014), scrittore e giornalista, è stato una figura emblematica della vita culturale messicana degli ultimi decenni. Dopo aver realizzato studi (inconclusi) in diritto e filosofia presso la UNAM (Universidad Nacional Autónoma de México), ha partecipato nel Sistema Nacional de Creadores e ricevuto numerosi riconoscimenti: tra di essi, la borsa di studio J.S. Guggenheim el il Premio di Narrativa Colima, concessogli dall’Instituto Nacional de Bellas Artes e dall’Università di Colima. Come giornalista, ha scritto per oltre trent’anni in importanti riviste del paese, quali Milenio, ed è stato un pioniere in Messico nelle indagini tra mafia e potere. Seguendo il modello del Diario in pubblico di Elio Vittorini, ha creato due colonne giornalistiche, “Mascara Negra” e “La hora del lobo”, evidenti esempi –secondo lo scrittore Vicente Alfonso– “di come nell’esercizio del giornalismo può forgiarsi la migliore letteratura”. Ha tradotto teatro di Harold Pinter e Leonardo Sciascia e sempre riconosciuto l’importanza che lo scrittore siciliano ha avuto per la sua traiettoria di scrittore. È autore di quattro romanzi –Todo lo de las focas, Pretexta o el cronista enmascarado, Transpeninsular y La clave Morse– di racconti e di numerosi saggi –Post scriptum triste, La inveción del poder, La ficción de la memoria. In Italia, per Ipermedium libri, sono apparse due delle sue opere più significative, Padre e memoria (2011) e La memoria de Sciascia (2014).
ELENA TRAPANESE (Roma, 1985) è Dottoressa di Ricerca presso l’Universidad Autónoma di Madrid e l’Università degli Studi di Napoli Federico II. È stata Cultrice della materia in Sociologia della conoscenza e Comunicazione e processi culturali presso il Dipartimento di Scienze Sociali dell’ateneo partenopeo e borsista residente della Real Accademia di Spagna a Roma (2017-2018), nonché borsista post-doc presso l’Universidad Nacional Autónoma de México. Le sue ricerche vertono sulle relazioni tra filosofia, letteratura e scienze sociali, in particolare sul mondo iberoamericano e l’esilio spagnolo del 1939. Autrice di saggi ed articoli in lingua italiana e spagnola, ha pubblicato due monografie dedicate all’esule María Zambrano: Memoria e entrañamiento. La parola in María Zambrano (2010) e Sueños, tiempos y destiempos. El exilio romano de María Zambrano (2018). Ha tradotto in italiano La memoria di Sciascia di Federico Campbell ed alcune lettere di María Zambrano a Pablo de Andrés Cobos per la rivista Humanitas. Sue sono le traduzioni in spagnolo del romanzo Ser Ricardo Montero e del racconto “Kafka Kafta” di Gianfranco Pecchinenda.
Iscriviti per ricevere aggiornamenti da Krill Books: nuovi libri in uscita e approfondimenti sui temi dell’immaginario contemporaneo